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Qual è la temperatura ideale da tenere in casa? Da cosa dipende il comfort termico di un’abitazione? Come dobbiamo cambiare le nostre abitudini se in casa c’è un neonato?

Se facciamo riferimento ai decreti legislativi 412/93 e 551/99, in Italia la temperatura ideale in casa è di 20°, con un margine di tolleranza di 2°, ovvero una temperatura compresa tra i 18° e i 22°.

Allo stesso tempo l’OSM (Organizzazione Mondiale per la Sanità) ha individuato in 21 °C il valore ottimale della temperatura da tenere in casa.

Bisogna però aggiungere che non tutte le stanze devono avere la stessa temperatura:

  • la cucina, generalmente l’ambiente più caldo data la presenza di forno e fornelli, può avere una temperatura di 18°;
  • la camera da letto, stanza nella quale passiamo soltanto le ore notturne sotto le coperte, deve avere una temperatura di circa 16°, per migliorare la qualità del sonno ed evitare problemi circolatori e respiratori;
  • il living è la stanza più vissuta della casa e per questo motivo può avere una temperatura di 20°;
  • la camera dei bambini può essere mantenuta a 20° durante il giorno, per tenere al caldo i bambini mentre giocano o fanno i compiti e deve essere portata a 16° durante la notte, per rendere salubre l’ambiente durante le ore di sonno.

In camera inoltre il letto dovrebbe essere a non meno di 80 cm dalla fonte di calore e la stanza deve essere sempre arieggiata per qualche minuto al mattino o alla sera. Questo perché il comfort termico non dipende esclusivamente dalla temperatura, ma anche dall’umidità, che dev’essere mantenuta tra il 45% e il 60%.

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L’umidità

Un tasso di umidità alto può creare problemi al nostro corpo sia in caso di caldo sia di freddo, facendo percepire caldo afoso nel primo caso, e freddo umido nel secondo caso. Allo stesso modo un’umidità molto bassa può causare secchezza alle fauci e alle vie respiratorie, rischi di infiammazione, fastidio a respirare e a produrre saliva.

In presenza di neonati la temperatura in casa deve rispettare le indicazioni precedenti. La tendenza di aumentare la temperatura è assolutamente scorretta perché sottopone il bambino a maggiori sbalzi termici.

Ecco due ragioni per cui è importante controllare la temperatura in casa:

  1. troppa differenza tra temperatura interna ed esterna può portare a un abbassamento delle difese immunitarie e alla formazione di muffe
  2. un consumo energetico contenuto riporta a un risparmio in termini di economia domestica e diminuisce l’impatto sull’ambiente, riducendo le emissioni di inquinanti

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Qual è il grado di calore da tenere in casa di giorno e di notte e nei diversi ambienti? Ecco tutti i benefici per la salute se affronti l’inverno alla giusta temperatura.

Il tepore in casa, quando fuori fa freddo, è una delle eccezionali comodità regalateci dalla tecnologia, ma non bisogna abusarne. Una corretta regolazione del riscaldamento è fondamentale per tenere sotto controllo i consumi – dato che per ogni grado centigrado in più, crescono del 5-10% -, ma anche per la salvaguardia dell’ambiente. L’eccesso di emissioni degli impianti termici, infatti, danneggia la qualità dell’aria che tutti noi respiriamo, a discapito della nostra salute.

Temperatura, umidità e benessere

La temperatura che scegliamo tra le mura domestiche influisce sul nostro benessere: ci fa sentire in forma e non intacca le difese immunitarie quando è ottimale, mentre se non lo è saremo affaticati o infreddoliti. Non è solo questione di gradi oggettivi, ma piuttosto di temperatura percepita, che risulta dalla combinazione di quella effettiva e altri fattori quali la ventilazione e, soprattutto, l’umidità. Si sta bene con una condizione termica oscillante tra i 18 °C e i 24 °C, associata a un’umidità del 40-60% (indice Humidex), a seconda di età, stato di salute, attività fisica, attributi ambientali.


Evita gli sbalzi termici

Se la temperatura percepita in casa è al di fuori dei parametri consigliati, può provocare brividi o sudorazione e, in caso di umidità scarsa, secchezza alle fauci e alle vie respiratorie, difficoltà nella produzione di saliva e nel respiro.
Quando regoli il termostato valuta anche com’è il tempo fuori: gli sbalzi termici possono causare malanni e stress fisici non indifferenti. In sintesi? Meglio una maglia in più e un grado in meno; evita di stare  in maniche corte in pieno inverno… per poi pagare lo scarto climatico tra interno ed esterno!


Qual è la giusta temperatura in casa?

Tenuto conto dei criteri di misurazione del comfort, il periodo di accensione degli impianti destinati alla climatizzazione invernale e i gradi massimi consentiti nelle abitazioni sono stabiliti per legge. La media delle temperature nei singoli ambienti riscaldati non deve oltrepassare i 20 °C (con una tolleranza di 2 °C). In cucina, è meglio avere un paio di gradi in meno, vista la presenza di fornelli e forno; in camera da letto, e in generale di notte, conviene non superare i 16 °C, come da indicazioni dell’Enea.


I tuoi alleati nella regolazione del riscaldamento

Per differenziare la temperatura nei vari ambienti puoi installare le valvole termostatiche sui termosifoni (obbligatorie negli edifici con riscaldamento centralizzato) oppure chiuderne in parte i rubinetti nelle stanze già abbondantemente riscaldate: in questo modo il flusso di acqua calda si riverserà negli altri caloriferi, che vanno tutti saltuariamente spurgati e mai coperti con tende o mobilio. Un altro consiglio? Quando il riscaldamento è acceso tieni chiuse le finestre e limita le eventuali correnti dall’esterno con infissi a regola d’arte, guarnizioni e paraspifferi. Umidificatori e deumidificatori, poi, ti aiutano a regolare il tasso di umidità quando è poca o troppa.

Un alleato in più? Per impostare una temperatura differenziata tra giorno e notte e tra quando sei in casa e quando no, programma il cronotermostato. Le soluzioni per i tuoi ambienti domestici sono tante e sempre più smart.