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Arredare con il cartongesso, le idee più eleganti a cui ispirarsi

Arredare con il cartongesso è possibile e anche semplice. Come materiale risulta più economico di molti altri sistemi (legno, arredi…) e permette di realizzare strutture più o meno grandi che si possono retro-illuminare per creare scenografie di luce.

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Vediamo come ci si approccia all’utilizzo del cartongesso.

Il cartongesso è un materiale disponibile in lastre con un nucleo di gesso trattato centrale racchiuso in due fogli di cartone. La dimensione standard è di 120cm x 200-350cm con uno spessore che va da 9,5 a 18mm. Però esistono lastre speciali con spessori ridotti o superiori. A livello di tipologie di cartongesso, i pannelli possono coprire tutte le esigenze. Sta al cartongessista scegliere le lastre più indicate per il lavoro che deve svolgere.

In genere il cartongesso viene utilizzato per 4 scopi fondamentali:

  • Creare murature, setti divisori, piccole strutture verticali, camini
  • Creare controsoffitti e abbassamenti di quota
  • Correggere le imperfezioni dell’appartamento (nascondere pilastri o pareti non dritte)
  • Realizzare elementi decorativi, librerie, mensole, nicchie, contropareti illuminate.

Di fatto è un materiale versatile ed economico, che vale la pena prendere in considerazione per migliorare l’aspetto dei tuoi interni. Vediamo dunque quali sono le idee più eleganti a cui puoi ispirarti per arredare con il cartongesso.

Idee per arredare con il cartongesso la camera da letto

Di sicuro consente di creare delle piccole scenografie in grado di migliorare il look generale della camera, senza nemmeno ridurre troppo gli spazi.

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Un altro utilizzo del cartongesso in camera da letto è a soffitto, per ricavare piccoli abbassamenti in cui incassare sospensioni e faretti in grado di migliorare l’illuminazione della stanza. Soprattutto a chi non piace il classico punto luce a centro stanza, è possibile realizzare tagli e incassi che cambiano completamente il look della camera e lo elevano ad un grado superiore.

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In camera da letto il cartongesso permette di creare nicchie, testiere, mensole, poggiatesta da illuminare o trattare con pitture e rivestimenti. Non serve abbassare tutto il soffitto: bastano pochi centimetri, sul letto o sugli armadi, per avere già un risultato elegante.

Arredare in cartongesso la zona living

Sicuramente il luogo in casa in cui il cartongesso è più utilizzato è sicuramente il soggiorno. Anche qui viene usato per abbassamenti di ogni genere e per realizzare piccole strutture scenografiche, librerie o pareti attrezzate.

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Esagerare non è garanzia di successo. A volte un solo taglio di luce è più che sufficiente per un effetto 10 e lode.

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Sedie a dondolo di design: le mie preferite

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LE SEDIE A DONDOLO DI DESIGN SONO L’IDEALE PER CREARE UN ANGOLO TUTTO PER SÉ, IN CUI DISCONNETTERSI DAL RESTO DEL MONDO. ECCO LA MIA SELEZIONE.

Il camino acceso, una tazza di tè fumante, un libro, una morbida coperta. Cosa manca per rendere perfetto il quadro? Una sedia a dondolo dove cullarci. Già, miei cari lettori, non c’è seduta più rilassante di questo classico dell’arredamento. Motivo per cui le sedie a dondolo ci accompagnano ormai da secoli, non accennando a perdere il loro fascino.

Creata nel ‘700 dallo scienziato e politico americano Benjamin Franklin, la sedia a dondolo è stata protagonista di numerose interpretazioni nel corso degli anni. Dalla mitica n. 1 di Thonet del 1860, prima sedia a dondolo di design, ma anche prima seduta in legno curvato della storia, alle icone firmate negli anni ’40 e ’50 da Hans J. Wegner e Charles e Ray Eames, fino ai recenti progetti di Normann Copenhagen. Una varietà di proposte che ha reso la sedia a dondolo un arredo versatilecapace di adattarsi a diverse tipologie di ambiente.

Ecco le mie sedie a dondolo di design preferite.

J16, DESIGN HANS J. WEGNER PER FREDERICIA

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Disegnata da Hans J. Wegner nel 1944, la sedia a dondolo J16 si ispira alle tradizionali sedute Windsor e Shaker, di cui il maestro danese ha ripreso i braccioli curvi e sensuali. Progettata per l’FDB, la Società Cooperativa dei Consumatori danesi creata con l’obiettivo di rendere il design accessibile a tutti, la J16 si caratterizza da subito per le sue linee essenziali e per la grande attenzione all’ergonomia.

Oggi, a distanza di 75 anni dalla sua nascita, Fredericia celebra il capolavoro di Wegner, con una nuova edizione in noce. Il colore simbolo dell’arredamento danese degli anni ’50.

RAR, DESIGN CHARLES E RAY EAMES PER VITRA

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La RAR di Charles e Ray Eames (1950) è una delle sedie a dondolo più celebri della storia del design, e fa parte dell’iconica serie di sedute “Plastic Chair”. Il tratto distintivo della collezione è l’accogliente scocca di forma organica, all’inizio realizzata in vetroresina e adesso in polipropilene. Nella versione a dondolo il sedile poggia su una base composta da fili d’acciaio sostenuti da due pattini in legno massello. La scocca è proposta in diversi colori.

MADEMOSEILLE, DESIGN ILMARI TAPIOVAARA PER ARTEK

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Si chiama Mademoiselle la sedia a dondolo disegnata da Ilmari Tapiovaara per Artek nel 1956. Una sedia elegante come il suo nome, che prende ispirazione dalle sedute tradizionali finlandesi. Mademoiselle è realizzata in massello di betulla, laccato in tre varianti di colore: bianco, nero e verde salvia. Una sedia dal fascino senza tempo, diventata un’icona del design scandinavo.

La collezione comprende anche una lounge chair nelle stesse finiture della sedia a dondolo.

FORM, DESIGN SIMON LEGALD PER NORMANN COPENHAGEN

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Purezza delle forme e libertà di movimento: sono questi gli ingredienti principali di Form, la sedia a dondolo firmata da Simon Legald per Normann Copenhagen. L’aspetto uniforme della sedia è ottenuto attraverso uno speciale principio di assemblaggio, che ha permesso di fondere in un corpo unico sia la scocca che il telaio. La libertà di movimento è garantita, invece, dall’ampia curva della seduta, che offre ampie possibilità di modificare la postura.

Form è disponibile con o senza braccioli, in 6 diversi colori: bianco, grigio, nero, verde, blu, rosso.

ERA, DESIGN SIMON LEGALD PER NORMANN COPENHAGEN

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Ancora un progetto di Simon Legald per Normann Copenhagen. Si tratta di Era, una poltroncina a dondolo che, con le sue forme sinuose e avvolgenti, rappresenta un vero inno al relax.

Parte di una più ampia collezione di sedute, Era è disponibile con schienale alto o basso, e può essere personalizzata con diverse tipologie di rivestimento in tessuto o cuoio. Una seduta in grado di accontentare i gusti e gli stili più disparati.

ROCKING NEST CHAIR, DESIGN ANKER BAK PER CARL HANSEN & SØN

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Piccola, pieghevole ma molto confortevole. Sto parlando della Rocking Nest Chair, la poltroncina a dondolo firmata da Anker Bak per Carl Hansen & Søn. Una sedia bella e funzionale che nasce da un’esigenza concreta: regalare alla sorella una sedia in cui cullarsi con il figlio neonato, adatta alle piccole metrature della sua casa.

Un progetto innovativo che riprende, però, forme archetipiche e materiali classici, come la pelle, la tela e il legno.

I trend per la casa 2020 secondo Pinterest

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ECCO IL REPORT PINTEREST SUI TREND PER LA CASA NEL 2020. FRA SOSTENIBILITÀ, FENG-SHUI E STILE ECLETTICO.

Quali saranno i trend per la casa nel 2020? Pinterest ci dà una mano a orientarci. Ebbene sì, con i suoi oltre 320 milioni di utenti, il celebre social network di condivisione delle immagini è uno strumento molto utile per individuare i trend emergenti. Soprattutto se si considera che Pinterest è il primo posto dove si va, quando si cercano idee e ispirazioni per l’home decor.

Ecco qui alcune tendenze emerse dall’ultimo report di Pinterest.

 

CONSUMO CONSAPEVOLE

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Recupero mobili usati

Sostenibilità: è questo il tema dei temi nel mondo del design oggi. Un’urgenza a cui le persone stanno cercando di rispondere con la scelta di prodotti più rispettosi dell’ambiente, con il riciclo e il recupero di mobili usati. Pensate che i pin dedicati agli arredi di seconda mano hanno registrato nell’ultimo anno una crescita del 308%. C’è bisogno di aggiungere altro?

 

TROVARE L’EQUILIBRIO

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Colori scelti con il feng-shui

Sarà perché l’hygge danese ha conquistato i cuori di tutti, fatto sta che l’idea di benessere legata ai piccoli piaceri quotidiani è diventata ormai un imperativo anche fuori dai confini scandinavi. Lo dimostra, per esempio, l’interesse sempre maggiore verso l’arredamento feng-shui. Pare, infatti, che attingere agli antichi principi cinesi dell’arredamento possa trasformare la nostra casa in un ambiente a prova di stress. A provarlo un incremento di ricerche correlate del 137%.

 

HUB DOMESTICO

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Angolo caffè

La casa ormai non è più solo il posto dove rifugiarsi alla fine della giornata lavorativa. Le nuove tecnologie e la maggiore flessibilità nel mondo del lavoro hanno trasformato le abitazioni private anche in “uffici”. E non solo. Da casa si possono fare molte altre cose, come praticare sport o dedicarsi allo shopping. Va da sé che questo ha avuto notevoli ripercussioni sull’arredamento di interni. Qualche ricerca correlata? Come creare un angolo caffè in casa, come coltivare piante aromatiche in cucina o creare il giardino in una stanza.

 

ISPIRAZIONI DAL MONDO

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Vasca da bagno giapponese

Ormai le nostre case sono sempre più un mix and match di culture e stili diversi. Grazie ai social network le barriere geografiche si annullano e la voglia di ricreare in casa quanto accade dall’altra parte del mondo cresce a dismisura. Qualche esempio? L’antiquariato francese con ricerche aumentate del 384%. Le vasche da bagno giapponesi con oltre il 563%. E i soggiorni in stile indiano, molto trendy soprattutto in USA e Regno Unito, dove le ricerche hanno superato addirittura il 2080%. Numeri che parlano da soli, direi.

Il design essenziale di Neuro

Neuro è un progetto semplice, quasi la rivisitazione dei vecchi impianti elettrici. Una spina, un cavo, degli isolatori, un portalampada ed una lampadina led. È l’idea di portare la luce dove si vuole, partendo da una presa elettrica.

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Affrontando uno dei nostri progetti di architettura d’interni, abbiamo dato particolare importanza al design delle luci. Dal design minimale ed essenziale, Neuro sembra la rivisitazione dei vecchi impianti elettrici! Ci è piaciuta fin da subito ed è adatta per questa parete soggiorno, in cui si può personalizzare l’installazione e creare il motivo geometrico studiato. Davide Groppi non delude mai le aspettative.

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MAISON & OBJET 2020 (Re)Generation

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Concept Verre, Maison & Objet gennaio 2020

MAISON&OBJET è il più grande evento dedicato ai professionisti del lifestyle in tutte le sue espressioni. Decorazione, design, arredamento, accessori, tessuti, fragranze, prodotti per l’infanzia, articoli per la tavola e molto altro. Ogni edizione di questa grande piattaforma di lifestyle, a metà tra il mondo del business e della creatività, mostra soluzioni progettuali ai visitatori di tutto il mondo in cerca di originalità.

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Maison & Objet gennaio 2020, (Re)Generation, Tessuti Dubos

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Maison & Objet gennaio 2020, (Re)Generation, Vincent Sheppard

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Maison & Objet gennaio 2020, (Re)Generation, 101 Copenhagen

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Maison & Objet gennaio 2020, (Re)Generation, Native Union

L’obiettivo di Maison & Objet, la rassegna che si tiene a Parigi due volte all’anno, è dunque di esplorare i trend futuri nei consumi della “generazione impegnata”, la generazione più giovane. Tra crisi climatiche ed economiche, migrazioni, social media e internet, è importante capire quali siano i sogni e le aspettative  dei nuovi futuri consumatori.

MAISON&OBJET Paris è fortemente caratterizata da tre aree tematiche. La prima è MAISON, ovvero la casa e la sua ampia gamma di decorazioni d’interni, organizzata in mondi differenti. La seconda è OBJET, che si incentra sul prodotto: ogni anno viene organizzato un concept store utile ai rivenditori. Infine c’è INFLUENCES, come suggerisce il nome il format si incentra sui trend del mercato, un’originale forma espositiva creata per facilitare la comunicazione e la scoperta di nuovi prodotti.

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Dareels, Hall 6, Maison & Objet 2020

I ventenni e trentenni di oggi sentono la necessità di fare scelte diverse, più etiche e sostenibili. Questo spinge verso un commercio equo, responsabile virtuoso, che a sua volta si riflette anche sugli espositori della fiera. Le piccole produzioni, i prodotti lavorati a mano, entrano quindi nel lifestyle di questa nuova generazione, insieme al riciclo virtuoso e alla sostenibilità.

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Maison & Objet gennaio 2020, (Re)Generation, Lampada Dyade, Julie Richoz

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Maison & Objet gennaio 2020, (Re)Generation, Natacha&Sacha, Air Humidifier

Etica e sostenibilità anche nell’ospitalità

I nuovi comportamenti di consumo impongono scelte alternative anche per il settore dell’ospitalità, con una maggiore sensibilità verso i temi etici. I comportamenti a impatto zero, il riciclo e il riuso, sono sempre più diffusi. Per questo, tra gli espositori del settore HoReCa, a Maison & Objet 2020, trovano posto produttori di stoviglie biodegradabili, utensili domestici sostenibili, imballaggi naturali per i cibi e altro ancora.

Altre immagini dalla scorsa edizione di Maison & Objet:

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Scopri il design indipendente: HIRO design

HIRO – se lo immagini, CREALO! La prima industria “On-Demand” per designer.

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“TUTTI I DESIGNER CHE INCONTRAVO MI RACCONTAVANO LE LORO ESPERIENZE, A DIR POCO TRAUMATICHE, CON IL MONDO DELLA PRODUZIONE. LORO AVEVANO LE IDEE, IO AVEVO UN’AZIENDA IN GRADO DI PRODURLE. È STATO LÌ CHE HO CONCEPITO HIRO” – Manuele Perlati, fondatore e amministratore di Hiro. Hiro è infatti un portale “open source” dove il designer può sfruttare i macchinari e l’esperienza dell’artigianato per realizzare i propri progetti e metterli in vendita sul web.

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Sono molti i designer che si affidano a piccoli artigiani per produrre i prototipi dei loro progetti. I problemi nascono quando si inizia a vendere qualche decina di pezzi. Piccoli numeri, certo, ma interessanti per il designer che vuole diffondere il proprio stile. Trovare l’assistenza adatta per queste micro-produzioni non è facile. «Il designer ha bisogni specifici – continua Manuele Perlati – ad esempio un ufficio tecnico che lo assista nella progettazione.» Non secondario, l’aspetto delle vendite: «C’è da considerare lo stoccaggio dei pezzi, l’imballaggio dei prodotti. Gestire un commercio on-line, promuoverlo, avere a che fare con i corrieri, non è facile. Vendere il design autoprodotto porta via molto tempo che il designer vorrebbe dedicare alla creatività.»

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Ma come funziona Hiro?

Basta caricare il proprio progetto sul portale hiro.design per fare analizzare il proprio prodotto dai tecnici di Hiro. Conoscerai da lì a breve il costo di produzione di un prototipo. Il marketplace poi raccoglie tutti i progetti di design indipendente, li promuove al grande pubblico e li vende. Non c’è nessuna selezione artistica, quindi nessuna decisione di mercato, e nessuna royalties.

CREI
Hai l’idea per un oggetto di home design.

CARICHI
Carichi un progetto in CAD e ricevi, in pochi giorni, un preventivo per la sua realizzazione.

PRODUCI
Hiro produce il tuo prototipo, lo fotografa e prepara le procedure per inserirlo nel proprio negozio on-line.

GUADAGNI
A quel punto, puoi far produrre un piccolo stock e metterlo in vendita

LIBERTÀ CREATIVA
Basta selezione artistica basata solo su decisioni di mercato.

PICCOLE PRODUZIONI
Basta limiti legati ai grandi numeri.

GUADAGNI SUL PREZZO CHE STABILISCI TU
Basta alle royalties risicate.

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Hiro ha anche l’ambizione di fare scouting di nuovi talenti. Il team guidato dall’art director Paolo Cappello monitora costantemente i progetti presentati dai creativi e la risposta del mercato, per individuare i designer a cui proporre collaborazioni.  Da oggi la prima industria on-demand per i designer è italiana.

Insomma, Hiro è fatto proprio per te se:

sei un designer che vuole creare una propria idea

sei una persona sempre alla ricerca di novità

sei un amante del design, frutto di dialogo tra industria e idea

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Appartamento RN

Appartamento Darsena RN
Ristrutturazione appartamento sulla Darsena di Rimini.

 

Luogo: Rimini, Emilia Romagna, Italia
Progetto: arch. Valentina Casotti, arch. Filippo Giglioli.
Fotografie: Valentina Casotti
Timeline: 2018
Tipologia: residenziale

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La sfida principale di questo progetto di ristrutturazione è stata unire le funzionalità di un luogo da vacanza con l’estetica moderna di un appartamento vicino al mare, in un contesto residenziale degli anni 70/80. L’intento è stato quello di personalizzare al massimo gli ambienti, mediante un sapiente bilanciamento tra funzionalità ed estetica, non dimenticando la personalità dei committenti che desideravano una casa contemporanea ed essenziale ma senza rinunciare alle comodità domestiche.

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Si è deciso di utilizzare tonalità fredde e marcatamente tematiche: unendo  i vari ambienti con un tema colore nato da una stessa palette, è stato possibile creare un’identità agli ambienti, che nei loro flussi appaiono spaziosi e ben omogenei.

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Grande attenzione è stata data al design del bagno: trovandosi in posizione centrale dell’abitazione è stato creato un antibagno che funge da lavanderia per permettere di oscurarne l’accesso dalla porta principale.

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Le tonalità del bagno scaldano i toni della casa: è stato scelto un color nocciola per il gres porcellanato Florim che riveste pavimento e pareti a tutt’altezza, contrapposto al candido bianco delle ceramiche Nic Design selezionate per i sanitari.

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La parete della grande doccia in cristallo trasparente e il grande specchio a parete permettono poi un gioco ottico di ampiezza dell’ambiente, che appare infatti molto più spazioso. Le rubinetterie in acciaio sono di Fantini.

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Un’attenzione particolare è stata data all’illuminazione: sia essa integrata nell’architettura, come i faretti ad incasso, sia essa d’arredo, come le strisce LED intregrate nello specchio e nel cartongesso occupa sempre un ruolo fondamentale nello studio meticoloso dei dettagli d’interni.

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La giusta temperatura

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Qual è la temperatura ideale da tenere in casa? Da cosa dipende il comfort termico di un’abitazione? Come dobbiamo cambiare le nostre abitudini se in casa c’è un neonato?

Se facciamo riferimento ai decreti legislativi 412/93 e 551/99, in Italia la temperatura ideale in casa è di 20°, con un margine di tolleranza di 2°, ovvero una temperatura compresa tra i 18° e i 22°.

Allo stesso tempo l’OSM (Organizzazione Mondiale per la Sanità) ha individuato in 21 °C il valore ottimale della temperatura da tenere in casa.

Bisogna però aggiungere che non tutte le stanze devono avere la stessa temperatura:

  • la cucina, generalmente l’ambiente più caldo data la presenza di forno e fornelli, può avere una temperatura di 18°;
  • la camera da letto, stanza nella quale passiamo soltanto le ore notturne sotto le coperte, deve avere una temperatura di circa 16°, per migliorare la qualità del sonno ed evitare problemi circolatori e respiratori;
  • il living è la stanza più vissuta della casa e per questo motivo può avere una temperatura di 20°;
  • la camera dei bambini può essere mantenuta a 20° durante il giorno, per tenere al caldo i bambini mentre giocano o fanno i compiti e deve essere portata a 16° durante la notte, per rendere salubre l’ambiente durante le ore di sonno.

In camera inoltre il letto dovrebbe essere a non meno di 80 cm dalla fonte di calore e la stanza deve essere sempre arieggiata per qualche minuto al mattino o alla sera. Questo perché il comfort termico non dipende esclusivamente dalla temperatura, ma anche dall’umidità, che dev’essere mantenuta tra il 45% e il 60%.

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L’umidità

Un tasso di umidità alto può creare problemi al nostro corpo sia in caso di caldo sia di freddo, facendo percepire caldo afoso nel primo caso, e freddo umido nel secondo caso. Allo stesso modo un’umidità molto bassa può causare secchezza alle fauci e alle vie respiratorie, rischi di infiammazione, fastidio a respirare e a produrre saliva.

In presenza di neonati la temperatura in casa deve rispettare le indicazioni precedenti. La tendenza di aumentare la temperatura è assolutamente scorretta perché sottopone il bambino a maggiori sbalzi termici.

Ecco due ragioni per cui è importante controllare la temperatura in casa:

  1. troppa differenza tra temperatura interna ed esterna può portare a un abbassamento delle difese immunitarie e alla formazione di muffe
  2. un consumo energetico contenuto riporta a un risparmio in termini di economia domestica e diminuisce l’impatto sull’ambiente, riducendo le emissioni di inquinanti

Stai pensando di sostituire la caldaia per aumentare il comfort tecnico della tua casa?

Ho appena scoperto che se sostituisci la vecchia caldaia con una a condensazione 100% made in Italy entro il 28 febbraio, avrai 150 € di sconto sul nuovo impianto e 150 € di bonus gas, oltre al risparmio sui consumi gas fino al 30%.

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Qual è il grado di calore da tenere in casa di giorno e di notte e nei diversi ambienti? Ecco tutti i benefici per la salute se affronti l’inverno alla giusta temperatura.

Il tepore in casa, quando fuori fa freddo, è una delle eccezionali comodità regalateci dalla tecnologia, ma non bisogna abusarne. Una corretta regolazione del riscaldamento è fondamentale per tenere sotto controllo i consumi – dato che per ogni grado centigrado in più, crescono del 5-10% -, ma anche per la salvaguardia dell’ambiente. L’eccesso di emissioni degli impianti termici, infatti, danneggia la qualità dell’aria che tutti noi respiriamo, a discapito della nostra salute.

Temperatura, umidità e benessere

La temperatura che scegliamo tra le mura domestiche influisce sul nostro benessere: ci fa sentire in forma e non intacca le difese immunitarie quando è ottimale, mentre se non lo è saremo affaticati o infreddoliti. Non è solo questione di gradi oggettivi, ma piuttosto di temperatura percepita, che risulta dalla combinazione di quella effettiva e altri fattori quali la ventilazione e, soprattutto, l’umidità. Si sta bene con una condizione termica oscillante tra i 18 °C e i 24 °C, associata a un’umidità del 40-60% (indice Humidex), a seconda di età, stato di salute, attività fisica, attributi ambientali.


Evita gli sbalzi termici

Se la temperatura percepita in casa è al di fuori dei parametri consigliati, può provocare brividi o sudorazione e, in caso di umidità scarsa, secchezza alle fauci e alle vie respiratorie, difficoltà nella produzione di saliva e nel respiro.
Quando regoli il termostato valuta anche com’è il tempo fuori: gli sbalzi termici possono causare malanni e stress fisici non indifferenti. In sintesi? Meglio una maglia in più e un grado in meno; evita di stare  in maniche corte in pieno inverno… per poi pagare lo scarto climatico tra interno ed esterno!


Qual è la giusta temperatura in casa?

Tenuto conto dei criteri di misurazione del comfort, il periodo di accensione degli impianti destinati alla climatizzazione invernale e i gradi massimi consentiti nelle abitazioni sono stabiliti per legge. La media delle temperature nei singoli ambienti riscaldati non deve oltrepassare i 20 °C (con una tolleranza di 2 °C). In cucina, è meglio avere un paio di gradi in meno, vista la presenza di fornelli e forno; in camera da letto, e in generale di notte, conviene non superare i 16 °C, come da indicazioni dell’Enea.


I tuoi alleati nella regolazione del riscaldamento

Per differenziare la temperatura nei vari ambienti puoi installare le valvole termostatiche sui termosifoni (obbligatorie negli edifici con riscaldamento centralizzato) oppure chiuderne in parte i rubinetti nelle stanze già abbondantemente riscaldate: in questo modo il flusso di acqua calda si riverserà negli altri caloriferi, che vanno tutti saltuariamente spurgati e mai coperti con tende o mobilio. Un altro consiglio? Quando il riscaldamento è acceso tieni chiuse le finestre e limita le eventuali correnti dall’esterno con infissi a regola d’arte, guarnizioni e paraspifferi. Umidificatori e deumidificatori, poi, ti aiutano a regolare il tasso di umidità quando è poca o troppa.

Un alleato in più? Per impostare una temperatura differenziata tra giorno e notte e tra quando sei in casa e quando no, programma il cronotermostato. Le soluzioni per i tuoi ambienti domestici sono tante e sempre più smart.

8 buoni motivi per incaricare un architetto di ristrutturare o costruire il proprio immobile

E’ il sito dell’Ordine degli architetti del Brasile CAU/BR “Conselho de Arquitetura e Urbanismo do Brasil” che sintetizza in modo chiaro e semplice alcuni motivi per incaricare un architetto di ristrutturare o costruire un immobile. Dovremmo anche in Italia ricordare più spesso ai nostri committenti perchè è importante affidarsi a un professionista invece di fare tutto da soli.

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Perchè affidarsi ad un architetto

1- L’architetto è il giusto professionista per trasformare le tue necessità e desideri in soluzioni spaziali e costruire o ristrutturare il tuo immobile

2- L’architetto ha una formazione completa che gli permette di unire tecnica, creatività, funzionalità ed estetica, lasciando il tuo immobile più gradevole, sostenibile e adeguato alle tue necessità e al tuo budget di spesa

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3- Incaricare un architetto è un investimento con un ritorno immediato e misurabile anche a lungo termine. Un cantiere realizzato con la direzione di un architetto permette di costruire in sicurezza e aggiunge valore all’immobile

4- Incaricando un architetto puoi evitare di spendere denaro inutilmente, ad esempio costruendo qualcosa di differente da quello che veramente vorresti.

5- Inoltre non corri il rischio di comprare più o meno materiali rispetto al dovuto: l’architetto calcola la quantità giusta e elabora un preventivo per facilitare la programmazione economica.

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6- L’architetto è il professionista autorizzato a fare un progetto architettonico, documento obbligatorio per la costruzione della tua casa, e può anche realizzare o coordinare gli altri progetti complementari necessari alla costruzione.

7- Grazie alla sua vasta formazione tecnico-artistica, l’architetto è preparato per dirigere tutti i fornitori, dal fabbro al produttore di carta da parati e fornisce assistenza tecnica ed estetica nell’acquisto dei materiali.

La casa super “Cosy” di Warm Nordic

ALLA SCOPERTA DI WARM NORDIC, UN NUOVO BRAND DANESE CHE PROPONE UNA COLLEZIONE CALDA E COLORATA PRONTA A FARSI STRADA NELLE VOSTRE CASE.
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Presentata a Stoccolma in uno stand dall’atmosfera super “accogliente”, la collezione di lancio di Warm Nordic propone più di 100 pezzi tra arredi, lampade e accessori. Un ricco catalogo che affianca a nuovi design tante riedizioni degli anni ’50 e ’60 firmate da maestri scandinavi come Hans Olsen, Svend Aage Holm-Sørensen, Knud Færch e Arne Hovmand-Olsen. E dove a dominare sono le forme organiche, il legno scuro e i colori caldi.

L’intera collezione si può acquistare direttamente nel negozio online. Ma, nell’attesa, vi mostro i tre pezzi che più mi sono piaciuti.

FRIED EGG CHAIR, DESIGN BY HANS OLSEN, CLASSIC COLLECTION
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La Fried Egg Chair, disegnata da Hans Olsen nel 1956, è una poltrona dalle forme avvolgenti che già nel nome rivela la sua voglia di non prendersi troppo sul serio. Proposta da Warm Nordic in una vivace palette di colori, come il giallo ocra, il petrolio e il rosso.

BLOOM TABLE LAMP, DESIGNED BY SVEND AAGE HOLM-SØRENSEN, CLASSIC COLLECTION
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Ottone, metallo e linee sinuose per Bloom, la lampada progettata da Svend Aage Holm-Sørensen nel 1950. Un pezzo con cui il viaggio indietro nel tempo sarà assicurato.

HERRINGBONE TILE TABLE, DESIGN BY CHARLOTTE HØNCKE, CONTEMPORARY COLLECTION
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Come accennavo, accanto a riedizioni di classici degli anni ’50 e ’60, Warm Nordic propone anche nuovi design. E, tra questi, il mio preferito è il tavolo Herringbone Tile della designer Charlotte Høncke. Infatti il contrasto tra il top rivestito con piastrelle di ceramica e la struttura in metallo dal look moderno lo rende una perfetta sintesi tra presente e passato.